Martedi santo 7
Aprile
†
Dal Vangelo secondo Giovanni 13,21-27.30-33
Dette
queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: “In verità, in verità io
vi dico: uno di voi mi tradirà”. I discepoli si guardavano l’un l’altro, non
sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si
trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi
chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli
disse: “Signore, chi è?”. Rispose Gesù: “È colui per il quale intingerò il
boccone e glielo darò”. E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio
di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque
Gesù: “Quello che vuoi fare, fallo presto”... Egli, preso il boccone, subito
uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: “Ora il Figlio dell’uomo è
stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato
in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai
Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire”.
Un
giorno, fratelli miei, noi risorgeremo: ciascuno di noi sorgerà dalla sua tomba
e vedrà Gesù Cristo. Vedremo colui che fu appeso alla croce, vedremo le sue
ferite, vedremo le piaghe delle sue mani, dei suoi piedi, del suo costato.
Vogliamo essere tra quelli che, allora, piangeranno e si lamenteranno, o tra
quelli che proveranno gioia? Se non vogliamo piangere quando lo vedremo,
dobbiamo rattristarci ora al pensiero di lui. Prepariamoci a incontrare il
nostro Dio; tutte le volte che possiamo farlo, mettiamoci alla sua presenza;
cerchiamo con l’immaginazione di vedere la croce, di vedere lui appeso alla
croce. Avviciniamoci, supplichiamolo di guardarci come ha guardato il ladrone
pentito; diciamogli: “Signore, ricordati di me, quando sarai giunto nel tuo
regno” (Lc 23,42)... cioè: “Ricordati di me, Signore, nella tua misericordia.
Non ricordare i miei peccati, ma la tua croce: ricordati delle tue sofferenze,
ricordati che hai sofferto per me, peccatore. Nell’ultimo giorno ricordati che
io, durante la mia vita, ho sentito le tue sofferenze, che ho sofferto sulla
mia croce accanto a te. Ricordati di me allora, e fa’ che adesso io mi ricordi
di te”.
J.H. Newman
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