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giovedì 1 ottobre 2020

Ottobre il mese del Rosario

 

Ottobre non solo è il mese dedicato alle Missioni, ma è anche il mese del Rosario, una preghiera da riscoprire e che ha accompagnato generazioni e generazioni di cristiani. Pregare ci aiuta a vivere più intensamente la nostra vita, a sintonizzarci con il respiro di Dio. Il Rosario – ha detto papa Francesco – “è una sintesi della Divina misericordia” (Udienza generale del 26 ottobre 2016); quest’anno inoltre in occasione del mese di maggio sempre papa Francesco ha scritto una lettera indirizzata a tutti i fedeli, invitandoli proprio a recitare il Rosario, soprattutto in famiglia, dove siamo stati “costretti” a isolarci per molte settimane, in questo particolare e difficile momento della storia del mono.  Il 29 settembre del 2018 il Santo Padre ha invitato i fedeli di tutto il mondo a pregare il Rosario ogni giorno durante il mese di ottobre per chiedere a Maria santissima e a san Miche le Arcangelo di proteggere la chiesa da ogni forma di male, dal Diavolo il cui scopo è di dividere la comunità cristiana.

Padre Pio ad un frate che un giorno gli chiese: “Padre, ma perché dobbiamo recitare sempre il Rosario e non le altre preghiere?”, rispose: “Perché la Madonna non mi ha mai rifiutato una grazia chiesta attraverso la recita del Rosario”.

Non lasciamoci sfuggire questa occasione di riscoprire l’importanza della recita del Santo Rosario nella nostra vita, momento per camminare insieme a Maria nel mondo per essere segno vivo della presenza di Cristo.

 



Ottobre Missionario


 L’ottobre missionario di quest’anno si pone sulla scia del Mese Missionario Straordinario che abbiamo celebrato nel 2019. Il tema “Battezzati  Inviati”, che mirava a far riscoprire l’universalità della vocazione missionaria, avrà il suo sviluppo nel tema di quest’anno: ogni battezzato è chiamato a far conoscere la bontà, la misericordia e l’amore di Dio per tutti gli uomini, prima di tutto attraverso un atteggiamento di accoglienza e uno stile di vita basato sulla “fraternità”. Nel celebrare questo mese missionario non possiamo non tener conto anche, in modo significativo, del contesto storico che stiamo vivendo, con le fatiche e le sofferenze provocate dalla pandemia e con le conseguenze relazionali e sociali del lungo periodo di isolamento a cui siamo stati sottomessi.

Abbiamo vissuto un tempo di isolamento; abbiamo sperimentato la “nostalgia” delle nostre relazioni di familiarità e di amicizia. Vogliamo imparare a vivere nuove relazioni, non solo con le persone a noi care, ma con tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino, in particolare con coloro che maggiormente pagano le conseguenze negative della tempesta che ci ha investito in questo tempo. «… siamo invitati a riscoprire che abbiamo bisogno delle relazioni sociali, e anche della relazione comunitaria con Dio. Lungi dall’aumentare la diffidenza e l’indifferenza, questa condizione dovrebbe renderci più attenti al nostro modo di relazionarci con gli altri» (Messaggio del Santo Padre Francesco per la giornata missionaria mondiale 2020).

In questo percorso di riscoperta della “fraternità” non ci mancherà certamente l’ispirazione che ci viene dall’esperienza e dalla testimonianza di tanti missionari che vivono la fraternità cristiana in mezzo a popoli e culture estremamente lontane e differenti, ma capaci di incontro e di comunione.

Nella conclusione del suo messaggio, Papa Francesco ci ricorda anche che la Giornata Missionaria Mondiale è una giornata di comunione nella preghiera e di solidarietà con le giovani Chiese, che non hanno ancora raggiunto una propria autonomia, e con le Chiese dei Paesi più poveri del mondo. In questa situazione di crisi economica mondiale non possiamo ripiegarci su noi stessi e non dobbiamo dimenticare coloro che possono camminare soltanto la nostra partecipazione e con il nostro aiuto.

Buon ottobre missionario a ciascuno di voi…. ché possiamo essere nelle realtà che viviamo Tessitori di fraternità.

Don Giuseppe Pizzoli