Natale è la festa della gioia, è la festa del sorriso. Non di un sorriso qualsiasi, ma il sorriso di un Dio Bambino. Il Natale ci permette di superare distanze e incomprensioni, di guardare con meno distrazione e fretta il mondo intorno. Si, perchè Natale genera tanta speranza di amore in un mondo che è assetato di vita e di Pace, Natale non è un dovere ma una gioia grandissima e ci sorprende sempre come se fosse la prima volta, ci intenerisce proprio perchè è solo amore.Papa Francesco nella Esortazione
apostolica Evangelii Gaudium scrive: "La gioia del Vangelo riempie il
cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si
lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto
interiore, dall'isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia".
Ed aggiunge evidenziando i rischi del
tempo di oggi: "Il grande rischio del mondo attuale, con la sua
molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che
scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri
superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si chiude nei
propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri,
non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo
amore, non palpita l'entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono
questo rischio, certo e permanente. Molti vi cadono e si trasformano in persone
risentite, scontente, senza vita. Questa non è la scelta di una vita degna e
piena, questo non è il desiderio di Dio per noi, questa non è la vita nello
Spirito che sgorga dal cuore di Cristo risorto".
E successivamente ci fa meditare sul
grande dono della gioia che solo il Signore potrà donarci in modo pieno e
duraturo: "Mi riempie di vita rileggere questo testo: «Il Signore, tuo
Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il
suo amore, esulterà per te con grida di gioia» (Sof 3,17). È la gioia che
si vive tra le piccole cose della vita quotidiana, come risposta all'invito
affettuoso di Dio nostro Padre: «Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati
bene... Non privarti di un giorno felice» (Sir 14,11.14). Quanta tenerezza
paterna si intuisce dietro queste parole!.
Natale è questa gioia che solo Dio può
donarci davvero e per sempre, nelle piccole o grandi cose della vita che ci
possono capitare di volta in volta.
Tutto è scritto in quel libro che è la
vita, dove Dio scrive e ci parla con parole d'amore, di gioia e di conforto per
tutti. E se siamo nella tristezza ci incoraggi al sorriso il volto di Gesù
Bambino, ci dia speranza il volto di Maria e ci sostenga il coraggio e
l'energia di San Giuseppe. Se poi vogliamo assaporare la gioia piena non ci
resta che essere come i pastori, docili alla voce del Signore ed andare alla
grotta di Betlemme con la fede e con potenza di quell'amore che trasforma in
gioia ogni dolore.
Questo Natale che ci apprestiamo a vivere
non solo nella notte santa e nel giorno solenne della nascita di Gesù, ma per
tutti i giorni della nostra esistenza, ci riempia di gioia pace e sernità.
Riempia di gioia i bambini di tutto il mondo, le mamme e le donne di tutta la
terra, i papà e gli uomini di ogni nazione, i giovani di ogni popolo e cultura
del mondo, i malati ed i sofferenti, i delusi e gli scoraggiati che guardano al
Natale nel segno di questa speranza. Quella speranza che illumina le nostre
oscurità e scalda i nostri cori.
BUON
NATALE A TUTTI