Martedi 31 Marzo
† Dal Vangelo secondo
Giovanni 8,28-30
In
quel tempo Gesù disse: “Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo,
allora
conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo
come
il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi
ha
lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite”. A queste
sue
parole, molti credettero in lui.
La preghiera che Gesù
pronuncia mentre viene tolta la pietra dall’ingresso della tomba di Lazzaro,
presenta uno sviluppo singolare ed inatteso. Con la sua preghiera, Gesù vuole
condurre alla fede, alla fiducia totale in Dio e nella sua volontà, e vuole
mostrare che questo Dio, che ha tanto amato l’uomo e il mondo da mandare il suo
Figlio Unigenito, è il Dio della Vita, il Dio che porta speranza ed è capace di
rovesciare le situazioni umanamente impossibili. La preghiera fiduciosa di un
credente, allora, è una testimonianza viva di questa presenza di Dio nel mondo,
del suo interessarsi all’uomo, del suo agire per realizzare il suo piano di
salvezza.
Benedetto XVI
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