MARTEDI 24 Marzo
† Dal Vangelo secondo
Giovanni 5,2-9
A
Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico
Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi,
ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era
malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli
disse: “Vuoi guarire?”. Gli rispose il malato: “Signore, non ho nessuno che mi
immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi,
un altro scende prima di me”. Gesù gli disse: “Àlzati, prendi la tua barella e
cammina”. E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a
camminare.
L’amore non è solo la base del
vivere cristiano. Esso è anche la via più diretta, per stare in comunione con
Dio. Lo dicono i santi, lo sperimentano i cristiani che vivono la loro fede: se
aiutano i propri fratelli, soprattutto i bisognosi, cresce in loro la
devozione, l’unione con Dio si fa più forte, avvertono che esiste un legame fra
loro e il Signore: ed è ciò che dà più gioia alla loro vita.
Chiara Lubich
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