Venerdi 20 Marzo
† Dal Vangelo secondo
Marco 12,28-31
In
quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: “Qual è il primo
di tutti i comandamenti?”. Gesù rispose: “Il primo è: Ascolta, Israele! Il
Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il
tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro
comandamento più grande di questi”.
Una delle più grandi
provocazioni della vita spirituale è ricevere il perdono
di Dio. C’è qualcosa in noi,
esseri umani, che ci tiene tenacemente aggrappati ai nostri peccati e non ci
permette di lasciare che Dio cancelli il nostro passato e ci offra un inizio
completamente nuovo. Qualche volta sembra persino che io voglia dimostrare a
Dio che le mie tenebre sono troppo grandi per essere dissolte. Mentre Dio vuole
restituirmi la piena dignità della condizione di figlio, continuo a insistere
che mi sistemerò come garzone. Ma voglio davvero essere restituito alla piena
responsabilità di figlio? Voglio davvero essere totalmente perdonato in modo
che sia possibile una vita del tutto nuova? Ho fiducia in me stesso e in una
redenzione così radicale? Voglio rompere con la mia ribellione profondamente
radicata contro Dio e arrendermi in modo così assoluto al suo amore da far
emergere una persona nuova? Ricevere il perdono esige la volontà totale di
lasciare che Dio sia Dio e compia ogni risanamento, reintegrazione e rinnovamento.
Henry Nouwen
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