Martedi 17 Marzo
† Dal Vangelo secondo Matteo 18,31-35
In quel tempo, Gesù disse ai
discepoli: “Visto quello che accadeva, i compagni [del servo maltrattato
spietatamente da un altro servo al quale era stato condonato un enorme debito]
furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto
l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: ‘Servo
malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non
dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di
te?’. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse
restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non
perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello”.
Il Signore ci insegna a non
avere paura di seguirlo, perché la speranza che poniamo in Lui non sarà delusa.
Siamo chiamati quindi a imparare da Lui cosa significa vivere di misericordia
per essere strumenti di misericordia. Vivere di misericordia per essere
strumenti di misericordia: vivere di misericordia è sentirsi bisognoso della
misericordia di Gesù, e quando noi ci sentiamo bisognosi di perdono, di
consolazione, impariamo a essere misericordiosi con gli altri. Tenere fisso lo
sguardo sul Figlio di Dio ci fa capire quanta strada dobbiamo ancora fare; ma
al tempo stesso ci infonde la gioia di sapere che stiamo camminando con Lui e
non siamo mai soli. Coraggio, dunque, coraggio! Non lasciamoci togliere la
gioia di essere discepoli del Signore... Non lasciamoci rubare la speranza di
vivere questa vita insieme con Lui e con la forza della sua consolazione.
Papa Francesco
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